
Che sia un matrimonio, compleanno, festività o semplicemente una cena con la tua dolce metà, una cosa è certa: non c’è modo migliore di celebrare un importante evento che bere un ottimo calice di bollicine.
Ma qual è la scelta giusta, capace non solo di mettere d’accordo tutti, ma anche di sorprendere con il suo sapore frizzante e avvolgente?
Sicuramente gli Champagne francesi sono un’ottima opzione, motivo per cui sono conosciuti in tutto il mondo e vengono scelti per numerosi importanti eventi.
Per chi però si vuole distinguere con una scelta di classe e da vero intenditore, trova la risposta in uno spumante italiano, prodotto in una zona si sviluppa tra splendidi vigneti, torri, palazzi cinquecenteschi, castelli e piccoli borghi tra Brescia ed il Lago d’Iseo: la Franciacorta
Questa terra è universalmente conosciuta per la produzione di spumanti di altissimo livello internazionale, unici in Italia a poter reggere il confronto con i migliori Champagne.
Il loro gusto secco, fresco e fruttato ha conquistato il palato di tutti coloro che lo hanno assaggiato, anche i più critici, rendendo speciale ogni brindisi
Ma come viene prodotta? Quali sono le uve utilizzate? E cosa la rende così speciale?
Leggi questo articolo per avere la risposta a tutte queste domande e goditi un viaggio alla scoperta dell’eccellenza italiana.

Dove viene prodotto
Il Franciacorta DOCG è uno spumante prodotto nell’omonima zona della Franciacorta, in provincia di Brescia, in Lombardia. È l’unico spumante metodo classico che può avere in etichetta solo il nome del territorio, consentendo di riportare solo la scritta “Franciacorta” anziché “Franciacorta metodo classico” o “Franciacorta spumante”.
L’area geografica limitata dove si produce il vino si trova in Lombardia e vi crescono le viti Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco. In tempi passati, questa zona era coperta da boschi, ma oggi è in gran parte dedicata alla viticoltura. Il terreno è di origine morenica, formato da detriti rocciosi portati dai ghiacciai delle Alpi, e ha una buona permeabilità, con una composizione mista di limi, argille e scheletro.
Questa zona di coltivazione ha una caratteristica forma ad anfiteatro ed è delimitata a nord dal lago d’Iseo. Le dolci colline della zona beneficiano di un microclima caldo, mitigato dalle brezze fresche che scendono dai contrafforti delle Alpi Retiche, situate a nord-est. I terreni morenici sciolti garantiscono che il Franciacorta non raggiunga livelli troppo elevati di alcol.
Non c’è quindi da sorprendersi che questa combinazione tra clima caldo e terreno favorevole dia la possibilità agli esperti vignaioli della zona di produrre un prodotto di assoluta qualità.
Ma come viene trasformata un’eccellente uva in un’eccellente bollicina? Continua a leggere l’articolo per scoprirlo
Come viene prodotto
Siamo nelle calde giornate di agosto, e i raccolti sono appena terminati. E’ qui che entra in gioco l’incredibile competenza dei viticoltori che con la loro esperienza che, dagli anni Sessanta, producono con scrupolosità e questo spumante
Il processo produttivo del Franciacorta prevede l’utilizzo del metodo classico (Champenoise) per la produzione delle bollicine. A differenza del metodo Charmat, che utilizza la fermentazione in autoclave e successivamente l’imbottigliamento, il metodo classico prevede che la fermentazione con l’aggiunta di zuccheri e lievito avvenga in bottiglia.
Il mosto ottenuto dalla prima spremitura viene messo in bottiglia, dove viene lasciato riposare fino al mese di marzo dell’anno successivo. In questo momento viene aggiunto lo zucchero e il lievito naturale. Successivamente, le bottiglie vengono posizionate orizzontalmente e lasciate così per un periodo che varia a seconda della qualità del prodotto finale: due anni per la qualità Brut, tre anni per la qualità Millesimato e cinque anni per la qualità Riserva.
Dopo questo periodo di riposo, le bottiglie vengono girate a mano due volte al giorno e il collo viene gelato con azoto liquido a una temperatura di -30 gradi Celsius. In questo modo, si forma un tappo di ghiaccio che contiene i sedimenti presenti nella bottiglia. Il tappo viene poi rimosso e viene effettuato il rabbocco per portare il livello della bottiglia al punto giusto. Infine, la bottiglia è pronta per la chiusura e l’apposizione dei sigilli.
Caratteristiche e tipologie
Ci siamo, hai in mano il tuo calice di Franciacorta e dopo averne apprezzato il piacevole profumo caratterizzato dalla fermentazione in bottiglia, sentori di pane e lievito arricchiti da note di agrumi delicate e per nulla invadenti, frutta a polpa bianca come pesca, mela, pera e frutta secca, lo avvicini alla bocca per assaporarne il gusto. Che sapori puoi trovare?
Questo dipende dalla tipologia di Franciacorta che stai degustando; le diverse tipologie sono contraddistinte da dosaggi di liqueur diversi aggiunti dopo la sboccatura e quindi hanno personalità originali e distintive. Si varia da un Non Dosato, estremamente secco e con una presenza di zucchero che arriva fino a 3 grammi al litro fino a un Demi-Sec particolarmente abboccato che si sposa perfettamente coi dolci, passando per il più versatile Brut e diversi altri.
Ad oggi vengono prodotte cinque tipologie di Franciacorta: Franciacorta, che è la tipologia base, Franciacorta Saten, Franciacorta Rosé; queste tre tipologie attraverso periodi più lunghi di maturazione e affinamento diventano Franciacorta Millesimato e Franciacorta Riserva
Ciò che accomuna comunque tutte le diverse tipologie sono le note floreali e fruttate, le sfumature di lievito e le delicate tracce di agrumi.
Le cantine produttrici
Quando parliamo di Franciacorta una cosa deve essere chiara: il Franciacorta non è Champagne. E questo è sia un bene che un male.
E’un bene perché il Franciacorta, nonostante condivida con il suo “rivale” francese il metodo di fermentazione in bottiglia e le stesse varietà di uve primarie, ha caratteristiche uniche che non si possono trovare in nessun altro vino. Infatti attualmente le cantine produttrici sono 117, di cui il 70% sono biologiche o in fase di conversione, conferendo all’etichetta la più alta percentuale di produttori biologici in Italia.
Il problema è però che fa fatica a farsi conoscere all’estero, e su una produzione annuale di 17 milioni e mezzo di bottiglie solo poco più dell 11% viene esportata all’estero, rimanendo purtroppo sconosciuto fuori dall’Italia.
Le esportazioni sono però destinate a crescere, con la denominazione che tramite la sua qualità e caratteristiche si distingue e spicca tra gli spumanti tradizionali.
Gli abbinamenti consigliati
La qualità straordinaria raggiunta dai produttori rende il Franciacorta perfetto per occasioni importanti, dal momento dell’aperitivo fino ai secondi piatti, sia per quelli più semplici che per quelli più complessi.
A La Dogana del Buongusto potrai degustare etichette scelte di Franciacorta abbinandole a piatti della nostra cucina per esaltarne al meglio le caratteristiche, come il nostro tagliere di salumi della tradizione, la celebre cotoletta alla milanese e dolci della gastronomia locale.
Il nostro Sommelier è a vostra completa disposizione per consigliarvi gli abbinamenti giusti in base ai vostri gusti e preferenze, dandovi l’opportunità di vivere un’ esperienza enogastronomica indimenticabile gustando piatti della tradizione preparati con ingredienti di altissima qualità abbinati a vini di prima scelta.
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